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martedì 13 marzo 2012

Solidarietà ai 2 marò italiani

Mi sembra doveroso in questi giorni, anche se divergo in tutt'altro argomento che la pesca, di parlare di attualità politica.
Recentemente sono stati arrestati in India due marò italiani per aver sparato, come afferma la polizia indiana, ad un peschereccio, pensando che fosse una nave pirata.
Questi, rischiano di essere sottoposti a legge indiana e quindi anche alla pena capitale.
Diamogli supporto affinché questa vicenda si risolva nel migliore dei modi!
Con questo post vi segnalo anche la pagina web della Marina Militare italiana con cui da la possibilità a chiunque voglia, di lasciare un commento, un pensiero, o un augurio ai nostri fratelli in India.

http://www.marina.difesa.it/Conosciamoci/Notizie/Pagine/20120307_yellowribbon.aspx

Grazie per aver letto questo post!

giovedì 16 febbraio 2012

Leccia Stella, spietata cacciatrice di mare...

Secondo me, uno dei pesci più belli del mediterraneo e sicuramente uno dei più forti, in quanto oppone una grande resistenza alla cattura e tutto questo fa della leccia stella un pesce estremamente emozionante da catturare!
La Leccia stella è un pesce di mare appartenente alla Famiglia Carangidae.
È diffusa nell'intero mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale tra La Manica e l'Africa tropicale. Nelle acque italiane è molto comune.

È pelagica ma prettamente costiera, si trova solitamente su fondali sabbiosi-misti ma non disdegna altri tipi di fondali. In inverno sta più al largo.
Ha corpo ovoidale, compresso lateralmente, con bocca piccola ed occhi piuttosto grandi rispetto alla leccia. Le pinne anale e prima dorsale sono simmetriche ed opposte, la coda profondamente falcata. Il colore è bianco madreperlaceo con 3-5 macchie ovali più scure sui fianchi e con le punte delle pinne nere. Raramente raggiunge i 50 cm di lunghezza.

Sono un pescatore veramente affascinato da questo pesce!: appena è allamato sprigiona, anche se non di dimensioni record, una forza veramente pazzesca!
Non dimentichiamoci che è anche veramente gustoso da mangiare al forno con le patate (ve lo assicuro!).
Questo pesce lo si cattura unicamente d'estate con due tecniche:
  1. Traina costiera: tecnica indubbiamente proficua; si usano esche da traina con colori principalmente naturali (sgombro, acciuga, blue pointed, ecc.); l'importante è stare il più possibile sul sottocosta, ottimo se vicino ad una foce di un fiume!
  2. a spinning: esche con colori naturali; si può pescare da scogliere, spiaggie, porti.
ATTENZIONE: non usate fili sottili perché se questo magnifico pesce si impunta sul fondo, dovremo andarlo a forzare e quindi una lenza troppo fine ci darà grossi problemi!!!

Uso anche da tempo una tecnica molto divertente che "unisce" le due tecniche sopracitate!: lo spinning dalla barca.
Si usano le solite esche dello spinning ma si pesca dalla barca, vicino ad una foce di un fiume o ad una bocca di un porto.
Questa tecnica, vi assicuro, che da davvero degli ottimi risultati ed è veramente divertente!!!

venerdì 3 febbraio 2012

Il più furbo delle acque dolci: il Cavedano!

Forse il titolo vi avrà un po' intimorito ma con alcune accortezze e con un minimo di costanza potrete catturare questo pesce che vanta una grande fama!!!
Squalius squalus, noto comunemente come cavedano italico è un pesce d'acqua dolce della famiglia Cyprinidae.
Questa specie è endemica dell'Italia e della fascia costiera dalmata fino ai laghi di Scutari e di Ocrida. Tutti i cavedani d'Italia non appartenenti alla specie Squalius lucumonis, molto localizzata, ed eccettuate alcune popolazioni di Squalius cephalus di origine alloctona, appartengono a questa specie.
Si tratta di una specie diffusa praticamente in tutti gli ambienti d'acqua dolce, dai torrenti ai grandi fiumi, ai laghi. L'habitat preferito comunque sono le acque correnti dei fiumi a fondo di sabbia e ciottoli.
Si tratta di un pesce praticamente identico al cavedano europeo tanto che la validità della specie S. squalus è stata accertata solo di recente mentre prima venivano considerate un'unica specie. Il carattere più facilmente rilevabile è la colorazione delle pinne ventrali e della pinna anale che è grigia o trasparente negli individui piccoli mentre nel cavedano europeo sono rossicce.
La taglia massima è di circa 60 cm per un peso di qualche kg. Raggiunge le massime dimensioni nei laghi.



La sua grande ricerca è data proprio dalla sua intelligenza: qualunque vero pescatore vorrebbe mettersi a confronto con il più furbo delle acque interne!!!
Questo pesce è uno dei miei preferiti, oltre che per la sua grande furbizia, perché si può catturare con quasi tutte le tecniche da acqua dolce. Questo perché la sua non facile ricerca ha portato a sviluppare molte tecniche, sia perché è un pesce onnivoro.
Questi ultimi dettagli sono molto importanti: ci permettono di utilizzare l'attrezzatura che abbiamo già e di non comprarne altra specifica e quindi "disponiamo" già di una certa "esperienza e conoscenza" dei materiali che andremo ad utilizzare e questo è senza dubbio un punto in più per noi!
Detto questo premetto che ci vorranno alcuni cappotti o catture "small" prima di allamarne uno grande ma come detto prima con un minimo di costanza potrete catturare anche qualche bell'esemplare!
Vi faccio una lista di 3-4 tecniche che uso per tentare ai cavedani:
  1. Spinning: è la tecnica che preferisco per questo ciprinide; consiglio minnows di misure inferiori ai 7cm, assolutamente di colorazioni naturali!
  2. Bolognese: una bella bolognese di 5-6 metri e armatura molto leggera data la grande intelligenza del cavedano; esche: bigattini e pane.
  3. Ledgering: una tecnica nuova che in pratica assomiglia molto alla pesca a fondo solo che se ne differenzia per la presenza sul terminale di un pasturatore a gabbietta; esche: bigattini, mais, ambedue assieme, frutta, pane.
  4. Pesca al tocco: la migliore per esemplari piccoli da utilizzare come esca ai predatori più grandi; diametri sottili, ami piccoli e come esca bigattini!
L'abboccata nella seconda e quarta tecnica non sarà mai decisa in quanto è molto sospettoso soprattutto se di taglia; per questo io consiglio di avere molta pazienza e di ferrare il pesce "all'ultimo secondo" quando è possibile! Vedrete che questa "abilità" verra naturale col passare delle catture azzeccate!

Mi raccomando, gli esemplari che non utilizzate per la pesca col vivo RIBUTTATELI IN ACQUA!
Questa specie non è a rischio però per rispetto degli altri pescatori, delle acque, dei pesci e di voi stessi, NON FATE STRAGE DI QUESTI MAGNIFICI PESCI!!!

A presto! ;)

lunedì 23 gennaio 2012

Il re dei porti: il Muggine

A volte il mare è mosso, quindi non è possibile uscire a pesca con la barca. Noi assidui pescatori allora siamo costretti dentro casa, magari a non far nulla, cosa molto noiosa. Un'alternativa?: pescare i muggini dalla barca ormeggiata!!!

Mugil cephalus, conosciuto comunemente come Cefalo o Muggine, è un pesce appartenente alla famiglia Mugilidae.
Questo pesce lo si trova ormai ovunque nel mondo, infatti vive in tutte le acque tropicali e temperate calde, in Europa è diffusa a nord fino al Golfo di Guascogna.
È una specie eurialina, in grado di sopportare ampie variazioni di salinità tanto che si ritrova regolarmente sia in acque marine, che dolci, che salmastre. È in grado di vivere anche in ambienti inquinati, infatti si trova frequentemente all'interno di porti. Vive in branchi soprattutto da giovane. Lo si incontra soprattutto dove ci siano fondi duri o manufatti ma non disdegna anche i fondi completamente molli purché la profondità dell'acqua sia sufficientemente bassa.
Si presenta con un corpo quasi cilindrico, grandi squame, due pinne dorsali separate ed inserite a metà del dorso, pinne ventrali poco più indietro delle pettorali, bocca e denti piccoli. Il colore è grigio-azzurro superiormente, biancastro sul ventre con striature nere. Si riconosce facilmente dagli altri Mugilidae a causa della testa larga e massiccia e della palpebra trasparente che copre l'occhio, due caratteri assolutamente tipici della specie. Le sue dimensioni massime sono di 80 cm di lunghezza per circa 4,5 kg di peso.



Come detto prima questo pesce si può catturare semlicemente gettando le lenze anche nell'immediato "sottobarca" o fra i pontili dei porti, stando attenti alle cime degli ormeggi altrui!
Ormai le tecniche con cui lo si può catturare sono molteplici però le più efficaci sono le più semplici!
Quella che personalmente uso da sempre e che mi ha dato grandi soddisfazioni è la seguente:

Una canna fissa di 4 metri che è più che sufficiente (o in alternativa una bella bolognese di 5-6m; se riuscite a "incannarne" uno grande con questa, sarà un bel combattimento!); lenza abbastanza sottile, parlo di uno 0.16-0.20mm; galleggiante fisso da 0,75g e piombatura a scalare di 0.60g; amo del 14 e tanta pazienza anche se non è un pesce che si fa aspettare molto!
Riguardo alla misura degli ami potrei avere qualche obbiezione per la grandezza però io controbatto dicendo che i muggini non abboccano sempre nello stesso modo!
Mi spiego meglio: delle volte si allamano perfettamente con un amo anche dell'8 però altre volte riescono anche a non ingoiarlo o a "sputarlo" via. Per questo secondo me una misura "media" è perfetta!
Per le esche c'è un ampia gamma di scelta: al primo posto sicuramente i bigattini, sarde a pezzetti, pane, pastella, baconi a pezzetti o interi, ecc.

Un ultimo consiglio: se dovete fare il vivo per predatori vi serviranno muggini medio-piccoli quindi dovrete farne una quindicina: usate una pastura fatta da uno sfarinato. Fatevelo da soli , non compratelo: pane frullato, farina gialla, farina bianca, un paio di sarde macinate o un po' di pasta d'acciughe: così terrete il branco di mugginetti sotto la vostra postazione!!!

Spero di essere stato chiaro e vi saluto augurandovi una buona p......ermanenza sul blog!!! ;)
A presto!

sabato 14 gennaio 2012

L'Alborella, il pesce dei........bambini!

La prima volta che andai a pescare in Arno, ricordo, catturai un piccolo ma curioso pesciolino: l'alborella.
Ormai è diventata una colonna portante degli ecosistemi fluviali italiani. Preda per eccellenza dei grandi predatori, quali bass, cavedani, lucci, siluri, è il classico pesce da pesca con il galleggiante. Sarà per l'ormai massiccia presenza di banchi, sarà per la semplicità con cui la si cattura, fatto sta che se in un qualsiasi giorno dell'anno si peschi con bigattini o con del pane, non si può non catturare questo ciprinide!

Ha il corpo slanciato e compresso lateralmente. La testa è medio-piccola, lievemente appuntita e con il muso molto in alto. La bocca è dotata di denti minuscoli; la mascella inferiore e leggermente prominente rispetto alla superiore. gli occhi sono grandi. La pinna dorsale è inserita oltre la metà del corpo. Ancora più arretrata è la pinna anale. La coda, abbastanza sviluppata, è fortemente incisa. Raggiunge una lunghezza di 10-12 cm, ma vi sono esemplari più sviluppati che toccano i 15-18 cm. I record non superano comunque i 20 cm. Il corpo dell'agile alborella è rivestito di squame minute, quasi trasparenti e poco aderenti. Sul dorso i suoi colori tendono al grigio perlaceo con riflessi azzurri o verdi più o meno pronunciati. Lungo i fianchi corre una sottile striscia più scura, al di sotto della quale il grigio del dorso si fa più chiaro.

Personalmente ammetto che non miro quasi più alla cattura di questo pesce se non devo procurarmi il vivo per i predatori però è stato un pesce che mi ha conferito grande esperienza e bravura. Nonostante si pensi che sia facile da catturare date le sue dimensioni, se si pesca con ami inadeguati rischiamo un bel cappotto! L'attrezzatura per la pesca di questo ciprinide è relativamente semplice ed economica:
  • Canna: consiglio una canna fissa corta data la sua grande semplicità d'utilizzo (2-3 metri sono più che sufficienti) con azione di punta: se si vuol mirare solo a questo pesce è bene usare una canna leggera e molto morbida dati i gesti ripetitivi che caratterizzano questa pesca.
  • Lenza: un monofilo di diametro estremamente sottile (0,10-0,16mm)
  • Galleggiante: un semplicissimo galleggiante fisso che regga 0,30-1 grammo
  • Piombini: piccoli piombini spaccati fissi
  • Ami: misura dal 14 al 24, MAI più grandi del 14!!!
ESCHE: bigattini, fiocchetti di pane francese, grandi vermi a pezzetti

Consigli: portatevi uno SFARINATO da usare come pastura (fatevelo da soli non compratelo!: frullate una crosta di formaggio, uniteci del pane secco anch'esso frullato e della farina bianca) e aggiungeteci dell'acqua del posto (se siete in un fiume usate la stessa acqua del fiume anche se non è limpidissima) in abbondanza, facendola risultare una specie di melma. Lanciatene una pallina ogni tanto, vicino al galleggiante: in questo modo la pastura si sfalderà nell'immediato contatto con l'acqua creando un alone che attirerà le alborelle in superficie!

Curiosità: anche il rumore prodotto dalla lenza che viene battuta sull'acqua è un ottimo richiamo per le alborelle!

Non stupitevi se ne prenderete 200-300 in una sola serata perché sono pesci di branco! :D

Saluti da Pucci97!!!

sabato 31 dicembre 2011

Buon anno nuovo pescatori!


Auguri di Buon Anno nuovo pieno di catture da record!!!
Pescate e pescate, seguendo norme e decreti che regolano l'esercizio della pesca anche a livello zonale, perché pescare seguendo le regole non si danneggia né l'ambiente e né i nostri cari amici pinnuti!!!!
Buon anno di nuovo e buona p............ermanenza sul blog! ;)

martedì 27 dicembre 2011

Pesca = Divertirsi





La pesca vuol dire anche e soprattutto divertimento!;  Chissà come si divertirà il cameraman di questo pescatore!!!
A presto! ;)