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lunedì 23 gennaio 2012

Il re dei porti: il Muggine

A volte il mare è mosso, quindi non è possibile uscire a pesca con la barca. Noi assidui pescatori allora siamo costretti dentro casa, magari a non far nulla, cosa molto noiosa. Un'alternativa?: pescare i muggini dalla barca ormeggiata!!!

Mugil cephalus, conosciuto comunemente come Cefalo o Muggine, è un pesce appartenente alla famiglia Mugilidae.
Questo pesce lo si trova ormai ovunque nel mondo, infatti vive in tutte le acque tropicali e temperate calde, in Europa è diffusa a nord fino al Golfo di Guascogna.
È una specie eurialina, in grado di sopportare ampie variazioni di salinità tanto che si ritrova regolarmente sia in acque marine, che dolci, che salmastre. È in grado di vivere anche in ambienti inquinati, infatti si trova frequentemente all'interno di porti. Vive in branchi soprattutto da giovane. Lo si incontra soprattutto dove ci siano fondi duri o manufatti ma non disdegna anche i fondi completamente molli purché la profondità dell'acqua sia sufficientemente bassa.
Si presenta con un corpo quasi cilindrico, grandi squame, due pinne dorsali separate ed inserite a metà del dorso, pinne ventrali poco più indietro delle pettorali, bocca e denti piccoli. Il colore è grigio-azzurro superiormente, biancastro sul ventre con striature nere. Si riconosce facilmente dagli altri Mugilidae a causa della testa larga e massiccia e della palpebra trasparente che copre l'occhio, due caratteri assolutamente tipici della specie. Le sue dimensioni massime sono di 80 cm di lunghezza per circa 4,5 kg di peso.



Come detto prima questo pesce si può catturare semlicemente gettando le lenze anche nell'immediato "sottobarca" o fra i pontili dei porti, stando attenti alle cime degli ormeggi altrui!
Ormai le tecniche con cui lo si può catturare sono molteplici però le più efficaci sono le più semplici!
Quella che personalmente uso da sempre e che mi ha dato grandi soddisfazioni è la seguente:

Una canna fissa di 4 metri che è più che sufficiente (o in alternativa una bella bolognese di 5-6m; se riuscite a "incannarne" uno grande con questa, sarà un bel combattimento!); lenza abbastanza sottile, parlo di uno 0.16-0.20mm; galleggiante fisso da 0,75g e piombatura a scalare di 0.60g; amo del 14 e tanta pazienza anche se non è un pesce che si fa aspettare molto!
Riguardo alla misura degli ami potrei avere qualche obbiezione per la grandezza però io controbatto dicendo che i muggini non abboccano sempre nello stesso modo!
Mi spiego meglio: delle volte si allamano perfettamente con un amo anche dell'8 però altre volte riescono anche a non ingoiarlo o a "sputarlo" via. Per questo secondo me una misura "media" è perfetta!
Per le esche c'è un ampia gamma di scelta: al primo posto sicuramente i bigattini, sarde a pezzetti, pane, pastella, baconi a pezzetti o interi, ecc.

Un ultimo consiglio: se dovete fare il vivo per predatori vi serviranno muggini medio-piccoli quindi dovrete farne una quindicina: usate una pastura fatta da uno sfarinato. Fatevelo da soli , non compratelo: pane frullato, farina gialla, farina bianca, un paio di sarde macinate o un po' di pasta d'acciughe: così terrete il branco di mugginetti sotto la vostra postazione!!!

Spero di essere stato chiaro e vi saluto augurandovi una buona p......ermanenza sul blog!!! ;)
A presto!

sabato 14 gennaio 2012

L'Alborella, il pesce dei........bambini!

La prima volta che andai a pescare in Arno, ricordo, catturai un piccolo ma curioso pesciolino: l'alborella.
Ormai è diventata una colonna portante degli ecosistemi fluviali italiani. Preda per eccellenza dei grandi predatori, quali bass, cavedani, lucci, siluri, è il classico pesce da pesca con il galleggiante. Sarà per l'ormai massiccia presenza di banchi, sarà per la semplicità con cui la si cattura, fatto sta che se in un qualsiasi giorno dell'anno si peschi con bigattini o con del pane, non si può non catturare questo ciprinide!

Ha il corpo slanciato e compresso lateralmente. La testa è medio-piccola, lievemente appuntita e con il muso molto in alto. La bocca è dotata di denti minuscoli; la mascella inferiore e leggermente prominente rispetto alla superiore. gli occhi sono grandi. La pinna dorsale è inserita oltre la metà del corpo. Ancora più arretrata è la pinna anale. La coda, abbastanza sviluppata, è fortemente incisa. Raggiunge una lunghezza di 10-12 cm, ma vi sono esemplari più sviluppati che toccano i 15-18 cm. I record non superano comunque i 20 cm. Il corpo dell'agile alborella è rivestito di squame minute, quasi trasparenti e poco aderenti. Sul dorso i suoi colori tendono al grigio perlaceo con riflessi azzurri o verdi più o meno pronunciati. Lungo i fianchi corre una sottile striscia più scura, al di sotto della quale il grigio del dorso si fa più chiaro.

Personalmente ammetto che non miro quasi più alla cattura di questo pesce se non devo procurarmi il vivo per i predatori però è stato un pesce che mi ha conferito grande esperienza e bravura. Nonostante si pensi che sia facile da catturare date le sue dimensioni, se si pesca con ami inadeguati rischiamo un bel cappotto! L'attrezzatura per la pesca di questo ciprinide è relativamente semplice ed economica:
  • Canna: consiglio una canna fissa corta data la sua grande semplicità d'utilizzo (2-3 metri sono più che sufficienti) con azione di punta: se si vuol mirare solo a questo pesce è bene usare una canna leggera e molto morbida dati i gesti ripetitivi che caratterizzano questa pesca.
  • Lenza: un monofilo di diametro estremamente sottile (0,10-0,16mm)
  • Galleggiante: un semplicissimo galleggiante fisso che regga 0,30-1 grammo
  • Piombini: piccoli piombini spaccati fissi
  • Ami: misura dal 14 al 24, MAI più grandi del 14!!!
ESCHE: bigattini, fiocchetti di pane francese, grandi vermi a pezzetti

Consigli: portatevi uno SFARINATO da usare come pastura (fatevelo da soli non compratelo!: frullate una crosta di formaggio, uniteci del pane secco anch'esso frullato e della farina bianca) e aggiungeteci dell'acqua del posto (se siete in un fiume usate la stessa acqua del fiume anche se non è limpidissima) in abbondanza, facendola risultare una specie di melma. Lanciatene una pallina ogni tanto, vicino al galleggiante: in questo modo la pastura si sfalderà nell'immediato contatto con l'acqua creando un alone che attirerà le alborelle in superficie!

Curiosità: anche il rumore prodotto dalla lenza che viene battuta sull'acqua è un ottimo richiamo per le alborelle!

Non stupitevi se ne prenderete 200-300 in una sola serata perché sono pesci di branco! :D

Saluti da Pucci97!!!